Gaetano Pareschi

San Martino (FE), 1900 - Cavacurta (MI), 1987
Gaetano Pareschi
Gaetano Pareschi

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BIOGRAFIA

All’età di 14 anni costruì una chitarra e un mandolino. Dopo un periodo passato tra molteplici attività, compreso il violinista, decise di dedicarsi completamente alla liuteria. Frequentò la bottega di Ettore Soffritti, che fu sempre propenso a dargli i migliori consigli.
Nel 1923 costruisce violini su modelli dei grandi Maestri cremonesi e si fa conoscere anche fuori dalla città. Continua un lavoro di ricerca e sperimentazione, la vernice va dal giallo oro al rosso-bruno, finché nel 1929 (Soffritti era morto da un anno e i musicisti si rivolgevano a lui), comincia a costruire strumenti di altissimo livello. Predilige il modello Stradivari e, a volte, qualche copia di Ettore Soffritti molto ben riuscita.
Dal 1930 si soffermò sulla propria personale esecuzione dallo stile decisamente inconfondibile. In questi anni troviamo i suoi migliori strumenti.
Era amico di Ernesto Pevere e Anselmo Gotti.

Antonio Boscoli, Anselmo Gotti, Gaetano Pareschi e Giorgio Rizzi
Antonio Boscoli, Anselmo Gotti, Gaetano Pareschi e Giorgio Rizzi davanti al laboratorio di Gotti al Conservatorio nel 1955
Pareschi Gaetano, Antonio Boscoli, Anselmo Gotti e Emilio Rizzi
Gaetano Pareschi, Antonio Boscoli, Anselmo Gotti e Emilio Rizzi davanti al laboratorio di Gotti nel Conservatorio nel 1955

Dal 1940 partecipa a qualche mostra e, proprio da questo anno, arrivano i primi riconoscimenti ufficiali, culminati col Diploma d’onore al Concorso Internazionale di Cremona nel 1950. Diventa famoso anche all’estero e gli vengono commissionati strumenti dall’Inghilterra, dai Paesi Scandinavi e, in seguito, anche in Brasile, dove il figlio Giancarlo (foto in basso) ricopriva il ruolo di 1° violino nell’Orchestra di Rio de Janeiro, ora tenuto dalla nipote Antonella.


Giancarlo Pareschi

In una sua lettera del 30 Aprile 1967 dichiara che fino a quel momento aveva costruito: 230 violini; 60 viole; 25 violoncelli; 4 contrabbassi e 3 viole da gamba.
Usò diverse essenze di legno locale come oppio, pioppo, alberaccio e acero dei Balcani, che gli arrivava dalla Germania. Cambiò diverse etichette che determinano il periodo e poche volte il timbro a fuoco (foto in basso).

Gaetano Pareschi - Etichetta
Gaetano Pareschi - Timbro
Gaetano Pareschi - Scritta

Aveva la bottega all’interno della sua casa in Via Camposabbionario n°8. (vedi foto).
Nel 1974 si trasferì insieme al figlio Gabriele a Cavacurta(Milano) e smise di lavorare.

Casa di Pareschi
Gaetano Pareschi
Gaetano Pareschi
Gaetano Pareschi label
Gaetano Pareschi modello


MODELLI DI EFFE DAL LABORATORIO DI PARESCHI
Si ringrazia il M° liutaio Edmo Finotti.

Viola Pareschi
Viola Pareschi
Viola Pareschi
Viola Pareschi
Modello Soffritti
Modello Soffritti
Modello Soffritti
Modello Soffritti
Modello Pareschi
Modello Pareschi
Modello Pareschi
Modello Pareschi
Modello Pareschi
Modello Pareschi
Modello Pareschi
Modello Pareschi
Guarneri anticato - Pareschi
Guarneri anticato Pareschi
Modello Pareschi
Guarneri anticato Pareschi
Modello Pareschi
Modello Fiorini Raffaele
Modello Fiorini Raffaele
Modello Fiorini Raffaele
Modello Guarneri
Modello Guarneri
Modello Guarneri
Modello Guarneri
Modello Stradivari
Modello Stradivari
Modello Stradivari
Modello Stradivari
Modello Marconcini
Modello Marconcini
Modello Marconcini
Modello Marconcini
Modello Stradivari
Modello Stradivari
Modello Stradivari
Modello Stradivari
Modello Pareschi
Modello Pareschi
Modello Pareschi
Modello Pareschi

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